
17 Gen La nascita e la storia della tecnologia RFID
Dal 1939 ad oggi, le capacità di identificazione a radiofrequenza e i suoi campi d’applicazione sono cresciuti in modo esponenziale.
Ad esempio, grazie all’utilizzo della tecnologia RFID oggi un’etichetta ci può fornire informazioni precise circa lo stato del prodotto su cui è applicata, sui suoi componenti, il suo stato e sulla sua storia.
Queste informazioni possono essere utilizzate dalle aziende per il controllo del magazzino, il riordino dei prodotti, aumentando l’efficienza, la produttività e incrementando la sicurezza.
Inoltre la tecnologia che sfrutta l’RFID è economica e permette innumerevoli applicazioni, cosa che assicura alle aziende un significativo ritorno economico sugli investimenti da parte delle aziende che la utilizzano nel loro ciclo produttivo

TERMINOLOGIA LEGATA ALL’RFID:
RFID: Radio-Frequency IDentification (identificazione a radiofrequenza) è la tecnologia che si basa sulla capacità di memorizzare dati su chiavi elettroniche di prossimità chiamate TAG.
TAG: dispositivi elettronici formati da una chip e un’antenna montati su un supporto. Il chip contiene la memoria e un codice identificativo univoco (UID) che viene trasmesso tramite l’antenna (RF) ad un apparato in grado di leggere i dati ricevuti. I tag si possono suddividere in: attivi, semi-attivi e passivi definiti in base a differenti bande di frequenza operative.
CHIP: memoria non volatile contenuta nei tag che consente di utilizzarli in modalità read-only (sola lettura) e read/write (lettura/scrittura). Possono contenere quindi informazioni articolate ed aggiornabili, fra cui la storia di un prodotto dalla lavorazione alla vendita.
ANTENNA: dispositivo che permette al lettore di trasmettere e ricevere segnali dai tag.
READER: (lettore tag) apparato in grado di leggere i dati ricevuti dal tag o di aggiornarli tramite l’emissione di un campo elettromagnetico.
TAG PASSIVI: la possibilità da parte del reader di leggere il tag passivo avviene tramite l’induzione. Questa viene generata nell’avvolgimento elicoidale del tag che, alimentando il chip, trasmette attraverso l’antenna le informazioni che contiene al reader.
TAG SEMI-ATTIVI: tag alimentati a batteria solo per mantenere attivo il circuito interno. Utilizzano l’energia fornita per irradiamento dal lettore.
TAG ATTIVI: tag alimentati a batteria.
NFC: (Near Field Comunication) comunicazione a breve distanza. Tecnologia a radio frequenza che consente di leggere i tag e lo scambio di dati fra dispositivi vicini fra loro (meno di 10 cm).
EPC: (codice elettronico del prodotto) viene scritto da una stampante RFID e memorizzato nel chip del tag. È composto da una stringa di 96-bit di dati suddivisi in: un’intestazione che identifica la versione del protocollo, un’identificazione dell’organizzazione che gestisce i dati del tag e un’identificazione del tipo di prodotto e il numero di serie unico per un particolare tag.

Rfid Passivo Semi-attivo Attivo
ESEMPI DI CAMPI DI APPLICAZIONE RFID:
Passaporto: alcuni paesi hanno introdotto l’utilizzo della tecnologia RFID inserendo un chip nel passaporto, per aggiungere alle informazioni dell’intestatario anche la storia dell’utilizzo del passaporto (viaggi effettuati, date e paesi visitati).
Carte di credito: nuove carte di credito che per sicurezza, velocità e flessibilità superano le tradizionali Chip Card; prevedono l’associazione a un telefono NFC che permette di effettuare transazioni e accedere a servizi.
Biglietti elettronici: tramite smartcard contactless (ad esempio per i biglietti dei mezzi pubblici, impianti sciistici ecc.) permettono l’accesso ai servizi veloce e automatico.
Magazzini: grazie all’utilizzo di tag RFID si ha la possibilità di monitorare le merci, verificare automaticamente l’inventario e razionalizzare i processi di riordino.
Trasporti: i tag possono essere applicati sia sugli oggetti che sui mezzi di trasporto (es di utilizzo pratico nei telepass oppure sui bagagli in aeroporto) aumentando l’efficienza nella lettura (rispetto all’utilizzo di codici a barre) e con la possibilità di tracciare il mezzo in movimento.
Controllo presenze: (badge e tesserini) permette di regolare entrate e uscite e verificare le presenze.
Tracciamento pratiche: risulta molto utile l’applicazione di etichette sulle pratiche cartacee per l’automatizzazione della ricerca.
Identificazione Animali: applicando i tag agli animali si ha la possibilità di identificarli univocamente ed accedere a informazioni utili quali dati del proprietario, controlli veterinari, trattamenti ecc.
Antitaccheggio: applicando un tag chipless agli oggetti in vendita in un negozio e dotando l’uscita di un’antenna è possibile verificare il transito non autorizzato di un articolo al di fuori del negozio.
Rilevazione parametri ambientali: applicando ai tag dei sensori si è in grado di rilevare i parametri climatici ambientali molto utili nel caso i parametri vadano monitorati in locazioni poco accessibili. È poi possibile scaricare i dati raccolti (utile ad esempio nella catena del freddo).