28 Apr Etichette antieffrazione
Sono etichette che aderiscono in modo definitivo sulla superficie su cui vengono applicate. È impossibile il distacco e il riposizionamento dell’etichetta. Sono spesso utilizzate per garantire l’autenticità del prodotto.
Queste etichette si suddividono in diversi tipi:
ETICHETTE IN MATERIALI ULTRADISTRUTTIBILI:
Etichette che in caso di tentata rimozione si rompono rendendo impossibile il riposizionamento.
ETICHETTE VOID:
Etichette che in caso di tentata rimozione rilasciano su prodotto la scritta void che rimane evidente anche in caso di tentato riposizionamento.
ETICHETTE CON PRE-TAGLI:
Etichette in cui sono presenti pre-tagli che facilitano la rottura in caso di rimozione.
Possono essere applicate ad esempio su:
- pacchi
- confezioni
- imballaggi
- documenti
- prodotti in spedizione
- flaconi e barattoli
- computer o prodotti elettronici
- provette e materiali di laboratorio
Possono essere utilizzate ad esempio per:
Proteggere documenti, applicando le etichette nel punto in cui i fascicoli vengono aperti, rivelando così l’eventuale tentativo di apertura dello stesso.
L’uso di etichette antieffrazione scoraggia la violazione e attesta la non manipolazione del prodotto, molto utile ad esempio per la protezione di materiali di laboratorio o chimici. Può essere utile l’applicazione di queste etichette per proteggere materiali elettronici e hardware, in cui l’integrità dell’etichetta diventa un mezzo di certificazione per la garanzia del prodotto.
Un altro utilizzo, che attesta la garanzia, è quello di applicarle a beni in noleggio, in assistenza o riparazione; proprio perché in grado di segnalare tentativi di apertura o manomissione.
L’applicazione di questo tipo di etichette speciali, contribuisce a proteggere dalla contraffazione i produttori di beni, e di conseguenza anche coloro i quali acquistano i loro prodotti. Questo avviene grazie alla difficoltà nel riprodurre fedelmente questo genere di etichette, che, con la loro presenza sul prodotto ne garantiscono l’originalità.